ProgrammaLezioni di Yoga del Prof. Eros Selvanizza.
UNIPR CAMPUS SCIENZE MOTORIE Prima lezione
Ripasso degli argomenti relativi al semestre precedente.
UNIPR CAMPUS SCIENZE MOTORIE Seconda lezione
La seconda lezione ha riguardato i gradi di controllo che possono essere esercitati sul sistema muscolare e in generale sugli organi. E’ stato esaminato il concetto di coscienza cellulare e dei modi utilizzati dalla millenaria scienza yogica per stabilire un “dialogo” e poi un intervento sul corpo. Le modalità di intervento riguardano azioni locali e distali e una loro combinazione per una sinergia d’intervento, di potenziamento e di armonizzazione degli apparati e dei sistemi, fattori essenziali per un reale benessere psicofisico e per un potenziamento delle performance sportive. Un altro fattore esaminato riguarda l’apparato respiratorio e l’ impiego di un pranayama- ujjyaj - come elemento coadiuvanti i benefici effetti della sinergia realizzata con azioni locali e distali. Importante elemento per l’ utilizzo in campo sportivo e salutistico è la corretta comprensione dell’ addome e il suo controllo per attingervi energie ed ottimizzare le energie del livello istintivo. Sempre allo scopo di potenziare al massimo il complesso psicofisico e renderlo piu resistente alle numerose inevitabili aggressioni esterne ed interne e stata esaminata la funzione del timo e le modalità di intervento per armonizzarne al massimo le funzioni. Il caso di “grafia ematica” discusso ha introdotto l’importanza degli aspetti mentali e gettato le basi per una futuro sviluppo di tecniche di controllo dello psichismo. Allo stesso scopo è stato esaminato il detto yogico:” Semina un pensiero e raccogli un atto semina un atto e raccogli un abitudine semina un abitudine e raccogli un carattere semina un carattere e raccogli un destino.”
UNIPR CAMPUS SCIENZE MOTORIE Terza lezione
Nella terza lezione-prevalentemente pratica-è stato posto l’accento sull’importanza del lavoro addominale visto e praticato sul livello fisico attraverso una serie di asana e di mudra (vajra mudra ) coadiuvate da opportune respirazioni e da particolare osservazione sul tono perineale per azione mediata sul parasimpatico pelvico. Ai vari asana sono seguite le opportune compensazioni. E’ stato anche esercitato forte sollecitazione sulla muscolatura addominale onde fortificare la struttura muscolare per meglio proteggere la zona lombare. Sono poi stati introdotte tecniche di bandha per agire sullo scambio a livello alveoare modificando le pressioni intratoraciche. L’utilizzo di speciali kryia come nauli ha evidenziato il controllo addominale e i suoi benefici effetti. Dopo aver affrontato le diverse tecniche- sopracitate -che agiscono particolarmente sul piano fisiologico ed energetico è stata introdotta una pratica mentale basata anche su ritmi oltre che alla presa di coscienza di particolari zone dell’ addome ; quest’ultima pratica ha consentito agli studenti di esercitarsi nella pratica dell’immobilità corporea che permette la verifica del grado di controllo sul corpo e quindi di una sua ottimale gestione. Un relax psicofisico coadiuvato da tecniche di sincronismo immagine mentale / respiro ha concluso la sessione .
UNIPR CAMPUS SCIENZE MOTORIE Quarta lezione
La 4° lezione ha preso in esame la teoria del cervello e della mente secondo la visione occidentale e orientale (yogica in particolare). Gli elementi che caratterizzano il cervello, le sue potenzialità il modo di utilizzo del potenziale cerebrale attraverso tecniche basate sui ritmi –cardiaco e respiratorio- la presa di coscienza aree cerebrali ,la loro sensibilizzazione armonizzazione e risveglio. E’ stato intrapreso lo studio della postura meditativa come particolare geometria corporea in grado di favorire la modificazione controllata degli stati di coscienza (vero obiettivo yogico con straordinarie positive ricadute sui diversi settori ). La posizione del rachide, il raccoglimento degli organi di azione in spazio ristretto, la “tacitazione” degli organi di senso l azione sul sistema nervoso, l’ effetto di “risonanza “ indotto dalle posizioni meditative sono alcuni degli effetti dello studio-pratica. La pratica dell’immobilità posturale prolungata (ma in fondo non troppo tenendo conto delle necessità dei partecipanti )ha voluto concludere con un esperienza “ dal vivo” il ciclo di lezioni del secondo anno anche in continuità con la “provocazione” lanciata all’inizio dei corsi del primo anno : “yoga : scienza del movimento scienza dell immobilità “. |